Emma Moriconi il progetto d'impresa Riqualificazione e valorizzazione del patrimonio culturale nel cratere sismico del 2016: rinascita e innovazione digitale con il supporto di NextAppennino, Piano Nazionale Complementare al PNRR

Il progetto di impresa, finanziato da NextAppennino, Piano nazionale complementare al PNRR – Interventi per le aree del terremoto del 2009 e 2016 – Linea B1.3.a, è incentrato sulla riqualificazione e valorizzazione, anche digitale, dell’immenso patrimonio culturale dell’area del cratere sismico 2016, in parte perduto a causa del devastante terremoto del 24 agosto 2016 e delle scosse successive.

La perdita del patrimonio identitario e la necessità di punti di riferimento

Il territorio del centro Italia colpito dal sisma è profondamente ferito da una perdita notevole degli elementi identitari (chiese, monumenti, edifici storici); ciò che resta costituisce la memoria a cui ci si aggrappa per non perdere del tutto la riconoscibilità dei luoghi stessi, in cui le popolazioni insediate hanno – oggi più che mai – bisogno di trovare dei punti di riferimento identitari. Il territorio – straordinario dal punto di vista naturalistico – possedeva anche una enorme quantità di beni storico-artistici, testimonianze fisiche di una antropizzazione durata secoli.

Amatrice: un territorio ricco di storia e cultura

Amatrice – Comune di riferimento principale del progetto imprenditoriale – è nota infatti non solo quale patria dei famosi “spaghetti” ma anche come la Città delle Cento Chiese. Città di impianto medievale, possiede 69 frazioni, villaggi piccoli ma ricchi di stratificazioni (in parte ancora in elevato). Inoltre, notevole è il patrimonio immateriale che il territorio possiede, a cominciare da due beni che sono patrimonio Unesco: la Transumanza e i Muretti a Secco (elementi immateriali che posseggono in sé anche una declinazione materiale), con tutto il bagaglio culturale che essi portano con sé.

Gli obiettivi del progetto: servizi di valorizzazione e conservazione del patrimonio

Il progetto è dunque incentrato sulla potenzialità di offrire servizi di varia natura, come progetti di valorizzazione dei beni culturali, paesaggistici, demoetnoantropologici, archeologici, artistici, del patrimonio materiale e immateriale, anche con applicazioni digitali; collaborazione a scavi archeologici; ricerca storica; progetti di studio e ricerca sui beni culturali materiali e immateriali e paesaggi culturali; interventi di salvaguardia, gestione, valorizzazione e comunicazione dei beni culturali materiali e immateriali; attività di documentazione e rappresentazione digitale del patrimonio costruito e del paesaggio culturale; servizi di catalogazione e archiviazione digitale di beni librari, archivistici, architettonici, archeologici; servizi di applicazioni digitali per la fruizione di mostre, musei, siti archeologici, luoghi della cultura ecc.; organizzazione di eventi culturali, mostre, iniziative, convegni, congressi; attività di comunicazione e ufficio stampa; collaborazione con enti e aziende turistiche nell’ambito storico-artistico territoriale; iniziative di partenariato interistituzionale, istituzioni pubbliche, enti locali, fondazioni, aziende private, operanti nel settore della tutela, gestione, valorizzazione, fruizione del patrimonio artistico in chiave interculturale; consulenze a organismi pubblici e privati nei settori di ambito culturale; turismo culturale; scrittura creativa; redazione di documentazione per gli utenti finali e adattamento di testi al pubblico; utilizzo di software per lo sviluppo e la creazione e co-creazione di contenuti e attività di vario tipo connesse a questo ambito ma anche al delicato tema della ricostruzione, con servizi legati alla gestione di consorzi edilizi.

Il finanziamento e gli strumenti per la realizzazione del progetto

Al fine di implementare questi servizi e dare concretezza al progetto di impresa, il Piano nazionale complementare al PNRR – Interventi per le aree del terremoto del 2009 e 2016 – Linea B1.3.a, ha finanziato detto progetto con un contributo a fondo perduto pari all’80% dell’importo del progetto stesso e a fronte di altre spese di progetto a carico della beneficiaria.

Il finanziamento ha consentito al progetto di impresa di poter contare su una serie di mezzi e strumenti idonei alla sua realizzazione, dalle attrezzature archeologiche alla strumentazione tecnica per il rilievo e la documentazione, ma anche su parte dei necessari lavori di adeguamento delle strutture, su prodotti per la comunicazione e promozione del brand di impresa, ponendo le basi per innestare sul territorio un’attività imprenditoriale ben strutturata e idonea allo scopo.

La nuova sede e le prospettive future

Lo studio professionale oggi può contare su una sede posta in un’area centrale e ben servita, su Piazza Santa Maria della Torre a Villa San Cipriano di Amatrice, dotata di una serie di strumenti in grado di offrire un’ampia gamma di servizi per il patrimonio culturale e edilizio del territorio e non solo.

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