Un incontro di amicizia tra San Giovanni Lupatoto, Accumoli e Monterotondo
Lo scorso aprile ho avuto il privilegio di partecipare a un evento che rimarrà per sempre nel mio cuore: l’incontro a San Giovanni Lupatoto, dove si sono strette mani, condivisi sorrisi e costruiti legami autentici tra i comuni di San Giovanni Lupatoto, Accumoli e Monterotondo. A dare ancora più valore alla giornata, la presenza della Protezione Civile di Montelibretti e di quella di Monterotondo.
Un’accoglienza calorosa da parte delle istituzioni
Sin dal nostro arrivo, siamo stati accolti con grande calore dal sindaco di San Giovanni Lupatoto, Attilio Gastaldello, e dall’intera giunta comunale. Si respirava un’atmosfera di amicizia autentica, di quella che nasce dalla storia condivisa e dal cammino percorso insieme.
Il saluto di Accumoli e la cena solidale
Con noi c’era anche Ida Paluzzi, consigliera comunale di Accumoli, che con emozione ha portato i saluti del sindaco Mauro Tolomei e di tutta la comunità accumolese, ricordando quanto la solidarietà di questi anni abbia significato per le terre colpite dal sisma del 2016. Ida, insieme a Rita Marocchi, si è poi unita agli Alpini di Raldon per cucinare una cena solidale dal sapore accumolese: un gesto semplice e bellissimo, che ha reso ancora più familiare la serata.
Il valore della memoria e della solidarietà
Tra gli abbracci e i sorrisi, ho incontrato anche il sindaco di Monterotondo, Riccardo Varone, e l’assessore Mauro Alessandri, che era il Primo Cittadino di Monterotondo all’epoca dei giorni difficili del sisma. Con loro, un gruppo numeroso di volontari della Protezione Civile, guidati dal presidente Marco D’Angelo: persone che non dimenticherò mai, perché furono il sostegno concreto della popolazione di Amatrice per dieci lunghi mesi, gestendo con dedizione la mensa del campo di Sommati.
La presenza della Protezione Civile di Montelibretti
Accanto a loro, la Protezione Civile di Montelibretti, con il presidente Rodolfo Bontempi e Gianfranco Valentini, che ha saputo unire il suo impegno nei soccorsi al ruolo di collaboratore dell’amministrazione di Accumoli. Anche la loro presenza ha dato forza e significato a quella giornata.
Un gesto simbolico: la pietra della memoria
Non è stato solo un momento istituzionale. È stato un momento di vita, di memoria, di rinascita. In quell’occasione, ho sentito il desiderio di donare qualcosa che andasse oltre le parole: una pietra. Una pietra che avevo recuperato dopo la demolizione di casa mia, custodita in una teca su cui avevo scritto “casa”. Per Maurizio Simonato, assessore di San Giovanni Lupatoto, ho aperto quella teca e scelto una di quelle pietre per donargliela. Un gesto che è stato per me la testimonianza più vera dell’amicizia che ci lega da anni, fatta di presenza costante e concreta.
Monterotondo: radici e futuro
Monterotondo poi, per me, non è solo un nome sulla carta: è il luogo dove sono nata, da genitori amatriciani, dove ho studiato, lavorato, dove mi sono sposata con Roberto nel 1996, dove ho costruito una parte importante della mia vita e dove ancora vivono i miei figli. Vedere mio figlio maggiore, Marco, partecipare a questo evento come volontario della Protezione Civile di Monterotondo ha reso tutto ancora più carico di significato: una continuità di memoria, di impegno e di speranza che attraversa le generazioni.
Il significato profondo dell’incontro
Quel giorno, in mezzo agli abbracci sinceri, ai racconti intrecciati e agli sguardi carichi di intesa, ho sentito forte che non esistono davvero confini quando a unire le persone sono la memoria, la solidarietà e il rispetto reciproco. San Giovanni Lupatoto ci ha accolti con un calore che non dimenticherò.
Un ponte di amicizia che durerà
Ripensando a quelle ore intense, sento che quel ponte di amicizia che abbiamo costruito è qualcosa che durerà. Perché costruito con pietre vere, non solo materiali, ma fatte di fiducia, di presenza, di coraggio.
Porto con me quei volti, quelle strette di mano, quel pezzo di strada fatto insieme. E la certezza che, in un mondo fragile, l’amicizia è una delle cose più forti che possiamo donare e ricevere.





